читать дальше A: Il fatto che ho avuto consapevolezza della morte, per ben 2 volte. Detta cosi sembra una cosa buona...! (ride) Sono stata miserabilmente ammalata su per giù per 10 anni. Ma ho combattuto contro entrambe in modo indomabile, una dopo l'altra. In questi 10 anni ho resistito e mi sono detta "voglio essere forte" sia mentalmente che fisicamente. ) Dopo il SAIYUKI FESTA nel 2009, sono rimasta un po’ sorpresa di avere un evento con delle mie tavole originali. E' stato un brutto periodo a causa di varie ragioni, ma grazie all'aiuto degli organizzatori, che hanno reso l'evento veramente piacevole sopratutto per i fan di vecchia data di Saiyuki, che sono rimasti molto felici. Ma la parte scomoda è stato, il disagio dei visitatori poco esperti (sopratutto per quanto riguarda la vendita degli articoli e i gruppi notturni), magari un giorno ci sarà una piccola rivincita. Q2: Da quando ha iniziato la serializzazione, ci sono stati dei gran cambiamenti? Q3: Tra varie opere che ha scritto, qual è la sua storia preferita? Q4: Allo stesso modo, ha anche una illustrazione preferita? Q5: Dove prende la sua determinazione nel disegnare manga? Q6: Quando scrive, c'è qualche strumento non essenziale per il suo lavoro che usa? Q7: Quand'è che ha iniziato a pensare di diventare una mangaka? Q8: C'è qualcosa che vorrebbe fare, almeno una volta, come mangaka? Q9: Oltre ai manga pubblicati dal mensile Zerosum, quali sono le opere e i personaggi che le piacciono? Q10: Ci dica, c'è un argomento della rivista particolarmente memorabile? Q11: Ha una debolezza che vorrebbe superare? Q12: Sensei Minekura, ci dica c'è qualche manga, storia, film o musica che la influenza mentre fa manga? Q13: Sensei Minekura, nei suoi lavori usa dei personaggi o situazioni reali che prende da modello? Q14: Sensei Minekura, nei vostri lavori ci sono sia dialoghi comici, sia frasi serie molto d'effetto, come le vengono in mente? Q15: Sensei lei è un'accanita fumatrice, quindi ci dica, c'è stata una situazione in cui la sigaretta fumata è stata particolarmente buona? Q16: Ci sono moltissimi articoli promozionali su Saiyuki, tra di questi quali raccomanda? Q17: C'è qualche messaggio che vorrebbe lasciare ai suoi lettori?
A: La serializzazione è iniziata un po’ di tempo fa... (suda). Non ricordo cosa avevo in mente all'epoca, quindi cosa sarà mai potuto cambiare... Anche se, penso che il modo di disegnare sia in qualche modo completamente diverso, cosi come lo sono i personaggi, il senso di distanza con i personaggi si regolarizza sempre in modo che mi è difficile capirlo. Quando penso a cose importanti come le cose che devono o non devono cambiare, mi affido al modo più naturale per farlo, cerco di portare avanti e continuare a disegnare senza cambiamenti inutili ciò che penso di sentire. Alla fine, la mia intenzione è quella di non dimenticare con gli anni le componenti umoristiche e battagliere ( non sono per niente portata a fare l'adulta).
A: Su questo ho già avuto il privilegio di rispondere sul sito dei 20 dal debutto di Kazuya Minekura, e non vorrei ripetermi, quindi ora oserei dire la short story de “Il piccolo principe”. In un modo o nell'altro mi da la sensazione di un mio manga e lo disegnai in una notte tutto d'un fiato. Ovviamente distorcendo completamente il tema, i personaggi e l'atmosfera. Lo stesso HoneyComb nella stesura del titolo è simile*. Sembra adattarsi bene ai miei manga,no? E fondamentalmente adoro disegnare short story. Nei manga lunghi non sono molto brava, quindi per rendere la cosa più facile divido il tutto in episodi.
*In giapponese piccolo principe è hoshi no oujisama (il principe delle stelle), mentre honeycomb è hachi no sou, nido di vespe, hanno quindi la stessa forma grammaticale (il possessivo no) nel titolo.
A: Le illustrazioni... quando le disegno penso "poteva essere fatta meglio" con loro la luna di miele non dura molto. Inoltre, mettercela tutta con il disegno e farselo poi piacere, purtroppo, non sempre vanno a braccetto. Ma a volte vengo tradita da me stessa e non persevero (ride). Anche se ancora oggi, mi alleno ancora molto per fare in modo che i personaggi vivano attraverso i disegni. Ma una volta che il disegno mi riesce bene ed è bello anche senza avercela messa tutta, mi viene voglia con tutta me stessa di rimettermi a disegnare! Cosi tanto che riacquisto tutta la fede in me stessa. Questa cosa dovevo dirla.
A: E come le due facce di una medaglia. Ho sempre in mente ciò che è positivo e ciò che è negativo. Andare dritti per la propria strada. Mostrare ciò che si crede. Credere e dubitare di se stessi. Assaporare le gioie e i dolori nel disegnare.
A: Sigarette e tè, sono assolutamente necessari. Di solito lavoro ascoltando musica, oppure metto su dei film (di solito drama o varietà. E siccome sono una devota della "mela" non possono mancare I-pod e I-pad. In totale ne ho 6 (ride).
A: Durante gli anni delle medie e delle superiori, mi sono lasciata alle spalle molti sogni. Se diventare novellista, copywriter, fotografo o autore teatrale. Ma... quando iniziai a pensare di essere frustata dalla cosa, e che oramai fosse una questione di vita o di morte, mi resi conto che quello che davvero volevo fare erano manga, e che in realtà avevo già iniziato a farne. Beh, anche se sono rimasta delusa dai manga varie volte (ride). Inoltre, mi ci aggrappo ancora a loro disperatamente.
A: Disegnare tantissime pagine.
A: Le opere degli altri sono cosi abbaglianti al solo vederle, mi fanno sentire cosi giù, che non vorrei leggere lo Zerosum, scusatemi... Inoltre sia i progetti che i disegni altrui sono senza eguali, fanno sembrare i miei delle semplici miniature con atmosfere e colori cupi e stagnanti, ma in un modo o in un altro vorrei migliorare con i colori... è una cosa che penso da sempre. Inoltre non ho buon gusto e non so leggere l'atmosfera, quindi mi scuso per la mancanza di pathos. Quando ci riuscirò, potrò allora disegnare belle cose.
A: E' senza dubbio la recente commissione sulle "pin-up sexy" che una volta finito è stata poi cambiata in "pin-up private" (ride). Tutti gli altri autori, hanno fatto ovviamente dei nudi, mentre io come c'era da aspettarsi ho frainteso tutto...! Ma da allora fraintendo ancora sull'essere sexy. Mi è stata data 2 volte l'occasione di fare una doppia copertina, e per questo ne sono molto grata. Questo è successo quando ho disegnato un set per Saiyuki e Saiyuki Gaiden e quando ho collaborato con Mikawa sensei per Strange +. Adoro lavorare a qualcosa con gli altri, penso che se succederà nuovamente sarà una cosa divertentissima. Ne ho anche parlato con Kouga Sensei... ma non ci sono molte chance.
A: L'essere umano è fatto di debolezze. Ma tutte fanno in modo che io abbia voglia migliorare col passare degli anni e dei mesi... Da un punto di vista lavorativo, cerco di mettercela tutta, mentre per quanto riguarda la mia predisposizione alla socialità... quella resta una debolezza. Non ho neanche molti contatti, e anche se incontro qualcuno dopo 10 anni dico solo "Oh..." persone simili non hanno molti amici. I miei amici hanno tutti un grande cuore (ride).
A: Kamisama di Koji Tamaki. Sennin di Takuro Yoshida. Sensei di Kansawa Wafubito (?). Yakuzana Oji di Keisuke Kuwata. Chichioya di Yujiro Ishihara. Hahaoya di Tokiko Kato. Ani di Masayosi Yamaki. Akogare no Senpai di Koshi Inaba. Maou di Yousui Inoue. Quando si parla di questo argomento non sono mai vaga. Anche se in questo momento non sono particolarmente in vena per la musica giapponese. Per quanto riguarda i film sono per lo più film giapponesi. In particolare mi piacciono le atmosfere dei film giapponesi. Tempo fa leggevo molte novelle. Ora sto rileggendo un po’ di cose lette tempo fa. I libri mi danno sempre delle sensazioni profonde, avrei voluto essere io a scrivere " le parole del nano" di Akutagawa, ma questa non è una novella... Comunque, penso che l'influenza più grande l'abbia avuta dalle antologie poetiche. Leggo continuamente, poesia cinese, tanka, haiku, ma la mia aspirazione sarà sempre Shuji Terayama. Da giovane mi piaceva anche fantasticare sul suo dramma teatrale "Il sangue dorme in piedi", mi colpì tantissimo. Ma il fatto che Shuji Terayama l'avesse scritta giovanissimo, a soli 23 anni, mi scoraggiò molto (ride). E scusatemi se ho fatto una lista cosi banale. Quando mangio, leggo alternandoli "Oishinbo" o "Il gourmet solitario". Leggo sempre gli stessi manga, non sono una che desidera cose nuove. Inoltre ci sono "Patarillo" e "Master Keaton", che cos'altro ho letto?... (ride). Sono il tipo di persona a cui piace riascoltare o rilegge un'infinità di volte la musica, i libri o qualunque cosa sia che ama, e non ho alcun interesse per le cose che sono alla moda.
A: A volte uso delle conversazioni o storie che sento, delle situazioni che succedono, tutte cose che mi fanno pensare di poter essere elaborate. Ma la stragrande maggioranza dei frutti della mia immaginazione, vengono da me stessa, le parole, la sensitività, le idee, le preferenze, tutte quelle cose che completano i personaggi e le storie. Ma questa è una cosa abbastanza ovvia.
A: Sono molto contenta che si dica cosi, grazie mille. Nel mio lavoro, col procedere della storia, cosa debbono dire i personaggi viene naturale, ovviamente il tutto deve essere in linea con la personalità e lo stile del personaggio e deve essere facile da comprendere. Per esempio correggere la frase " Dove 'è andato Gojyo? in "Hey, e Gojyo?" è un lavoro abbastanza facile. Ma per le frasi chiave, quel dato personaggio deve essere più incisivo sia col le parole che nel modo in cui le esprime. E per fare ciò, bisogna ridurre quanto più possibile le parole e non essere troppo prolissi. Bisogna usare il minimo necessario, solo cosi può essere messa a nudo la realtà delle cose. Ridurre le battute chiave all'osso, personalmente penso che sia giusto. I dialoghi ordinari nel loro ritmo, sono molto utili per rafforzare la fiducia tra i personaggi... Mi piace molto scrivere di come cambiano nel tempo le relazioni tra i personaggi.
A: Quando sono stata dimessa la dopo la prima l'operazione, ero contentissima di poter ritornare subito a fumare ora che non ero più ammalata. Dopo la seconda operazione, dovevo ancora abituarmi alla protesi della mascella e non avevo quindi la forza per aspirare, accendevo la sigaretta solo per un po’, e molte volte la spegnevo a metà. Ma ho continuato a fumare disperatamente. Volevo assolutamente fumare, prima che il mio corpo riprendesse tutte le sue funzionalità. Ho pianto miseramente per questo. E' stata davvero la più buona. Quindi si la migliore è stata questa. Ora però ho raggiunto una certa praticità, faccio uscire il fumo tra la fessura della protesi, e il fumo esce per bene facendo fuuu, anche se ci vuole molta forza per aspirare. Ma fumo, continuo a fumare come una stupida (ride). Però oltre a questo, non c'è niente di più buono di una sigaretta accompagnata a del buon cibo e del buon sakè!! Inoltre è bellissimo fumare sotto il cielo che schiarisce all'alba!! Ma bisognerebbe essere fumatori per capire ciò di cui parlo (ride)
A: Quelli che hanno un uso inaspettato, di solito ne ricevo dei campioni. Quelli che apprezzo di più sono i clear files. Gli asciugamani e le T-shirt, invece vengono usati dai miei assistenti quando restano per la notte. Ho anche un cuscino, di Saiyuki senza nessun marchio che uso da una decina di anni. Ma oramai si è appiattito del tutto. Inoltre continuo ad usare una riga di 30 cm dell'anime del Gensomaden quando faccio i manoscritti. E' molto utile per far allineare bene gli occhi. Includendo anche quelli dell'anime, ho davvero molti oggetti, da quelli elettronici, di cartoleria, oggetti giornalieri (tra cui alcuni magneti che uso sul posto di lavoro). Tra questi quello che mi ha fatto urlare di gioia è il set del sutra di Genjo Sanzo. Le ragazze che al tempo han comprato questo set da ANIMATE, penso che abbiano preso un articolo rivoluzionario (ride). Ora vorrei fare un Cd dove Genjo Sanzo recita i sutra. Che ne dice signor Sugino...
A: Moltissime grazie per tutto il supporto che date a questo rottame di mangaka. Non posso fare altro che scusarmi per avervi fatto aspettare cosi tanto. Ho intenzione di mettercela tutta con i miei manga, a qualunque costo. Ormai sembro un Gator panic*, vado via e ritorno, quindi appena mi vedete colpitemi pure. Dal prossimo numero lo Zerosum, raggiungerà i suoi 11 anni. Facciamo in modo di poter costruire insieme a tutti i fantastici autori e lettori altri 20, 30 anni. Intanto mi ritaglierò anche io un angolino in cui restare, pensando di voler prendere un altro po’ d'aria.
*E' un vecchio gioco della namcohttp://en.wikipedia.org/wiki/Gator_Panic
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